MASCHERE IN TERRACOTTA: DALL'ANTICA GRECIA AD OGGI
- marblumetti
- 12 lug 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Le originali maschere di terracotta pongono le loro origini principalmente nella civiltà greca, ma anche in quella romana ed etrusca. Le maschere avevano nell’antichità una funzione ben precisa durante gli spettacoli teatrali: permettere un maggiore coinvolgimento del pubblico, il quale poteva godersi appieno lo spettacolo.
Gli spettacoli teatrali avvenivano in grandi anfiteatri dove grazie all’utilizzo di queste maschere con caratteri enfatizzanti, gli attori riuscivano ad interpretare più personaggi e, inoltre, permettevano al pubblico di poter riconoscere subito ciò che veniva interpretato.
Le maschere svolgevano anche una funzione scaramantica. Il culto delle maschere apotropaiche è, infatti, molto diffuso in epoche storiche molto antiche.
L’aggettivo apotropaico deriva dal greco "apotropao" e significa “allontanare” e si riferisce a simboli che avrebbero il potere di allontanare gli spiriti maligni.
Questi caratteristici mascheroni che rappresentavano una barriera contro le forze ostili, erano soliti essere posti a protezione degli usci o, nel caso di Etruschi, Greci e Romani adornavano le antefisse dei templi, gli architravi di porte e finestre e le chiavi di volta degli archi.
I soggetti rappresentati si presentano con sguardo minaccioso, lingua fuori, aspetto mostruoso con grandi orecchie, occhi enormi e sporgenti o bocca aperta.
Tra le creature rappresentate ritroviamo le tre Gorgoni: Steno, Euriale e Medusa. Tre sorelle con un aspetto mostruoso e con serpenti al posto dei capelli.
Vi sono poi le creature dei boschi quali Fauni, Satiri e Sileni e immagini di divinità maschili come Bacco, Poseidone, Nettuno o Eolo.
Eolo era il Dio dei venti, figlio mortale di Poseidone e Melanippe, sedotta e poi abbandonata dal dio. Nelle maschere, Eolo viene raffigurato nell'atto di soffiare, in quanto culminando in lui la forza indomabile del vento avrebbe il potere di far volare via gli spiriti maligni tenendoli lontani dalle abitazioni.
Sono anche rappresentate figure femminili con capigliature adornate di frutti o Dee bendate o con un'espressione molto seria.
Le maschere vengono realizzate con argilla e dipinte a mano. Quelle in terracotta, grazie all'effetto grezzo conferitogli dal materiale, sono molto amate e vengono utilizzate oggi come ornamento di giardini o terrazzi.
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